Nella stagione primaverile-estiva non è raro imbattersi in giovani gatti, apparentemente abbandonati, che vengon perciò adottati entrando a far parte a pieno titolo della famiglia. Un comportamento encomiabile che però richiede alcune precauzioni sanitarie.
Tali micini di norma provengono da gatte di proprietà mantenute in stato di semirandagismo oppure da soggetti che si riproducono all'interno di colonie feline.
Giova appena accennare l'importanza di un "family planning" felino, ovvero la necessità per chi possieda gatte, ancor più se con accesso all'esterno, di procedere alla loro sterilizzazione, mentre per le colonie feline è utile avvisare il servizio veterinario pubblico, che si impegnerà al riguardo.
Qualunque sia la provenienza del gattino, il rischio che sia portatore di patologie è assai maggiore che nel caso venga cresciuto da privati che hanno seguito gravidanza e parto e che hanno espletato le necessarie profilassi e terapie alla madre e ai neonati.
Importante in quanto trasmissibili all'uomo sono le dermatomicosi, dette anche tigne, ovvero malattie fungine che interessano la cute. Nel caso il micio presentasse aree alopeciche è quindi mandatario verificarne al più presto la causa.
Un'altra patologia assai diffusa è l'otoacariasi, o rogna delle orecchie, che si trasmette con facilità da un animale ad un altro e che si riconosce sia per il prurito che provoca localmente sia per un essudato denso e scuro che va ad intasare il condotto uditivo esterno.
Il trattamento, ripetuto ad intervalli regolari, dei parassiti interni è da considerare routinario. Ciò non esime dall'opportunità di effettuare un esame delle feci, in considerazione della frequente presenza di altri patogeni, quali i coccidi, che richiedono l'utilizzo di specifiche molecole.
Anche la presenza di parassiti esterni, quali le ubiquitarie pulci, richiede un adeguato controllo, tenendo pesente che la costante toelettatura che i gatti effettuano, non sempre consente di rilevare facilmente la loro presenza.
Molto rilevanti in quanto posson condizionare l'intera vita dell'animale, sono due malattie virali, FIV e FELV, il cui accertamento, tramite un semplice esame ematico, è sempre consigliato e diviene indispensabile in soggetti la cui origine non sia nota.
Come si evince da questa pur breve e parziale disamina, non sono pochi gli elementi da considerare all'atto dell'introduzione in famiglia di un felino "randagio". E' pur vero che larga parte delle problematiche, se affrontate correttamente e per tempo, si risolvono senza sequele, consentendoci di godere appieno della compagnia e dell'affetto del nostro nuovo gatto.