Il cambiamento climatico ha molteplici effetti, non ultimo quello di estendere l'areale di diverse patologie, precedentemente confinate in aree tropicali o mediterranee. La leishmaniosi ne rappresenta la dimostrazione pratica.
Questa malattia, sino a non molti anni orsono assente in Pianura Padana ed appannaggio delle aree costiere centromeridionali, con l'innalzamento delle temperature medie sta progressivamente radicandosi anche nel Nord Italia. La ragione sta nel fatto che il protozoo causa della patologia si trasmette da cane a cane tramite la puntura di un piccolo insetto, il flebotomo o pappatacio, che con la presenza di inverni più miti riesce a colonizzare zone sempre più ampie, ove nei decenni scorsi non sarebbe riuscito a sopravvivere.
La malattia, che si presenta in modo proteiforme, assume assai spesso un andamento cronico, che richiede un controllo costante e non di rado ripetuti cicli terapeutici.
La prevenzione è pertanto di primaria importanza e si può effettuare applicando sull'animale presidi repellenti, sotto forma di pipette o collari, nonchè procedendo ad un ciclo vaccinale, che non elimina ma riduce la gravità della malattia.
Resta inteso che qualora decidiate di adottare un soggetto proveniente da aree endemiche, si rende necessario accertarsi se il cane si sia infettato, nel qual caso si monitorerà nel tempo il quadro clinico, valutando l'opportunità di procedere a terapia.
Qualora vi apprestiate a trascorrere del tempo in zona endemica in compagnia del vostro beniamino, la necessità di applicare prima della partenza un prodotto repellente è mandataria, così come un esame sierologico una volta rientrati consente di valutare se il cane sia venuto in contatto col parassita, in considerazione del fatto che la protezione purtroppo non raggiunge il 100%.
Poichè il flebotomo è attivo soprattutto nelle ore crepuscolari e notturne, un'ulteriore eccellente precauzione consiste nell'evitare che il cane dorma all'aperto, ove il vettore è ben più presente.
La leishmaniosi resta comunque insidiosa ed antipatica, sta a noi cercare di renderle la vita difficile, applicando con costanza ogni misura profilattica.