Guida alla ricetta elettronica

La ricetta elettronica veterinaria (REV), dopo un periodo di limbo è ora pienamente operativa. Utilizzata già da tempo nel campo degli animali da reddito, il suo uso è ora obbligatorio anche per gli animali da compagnia.
Questo significa che, con l'esclusione dei farmaci stupefacenti, come quelli utilizzati per l'epilessia, la classica ricetta cartacea non è più valida. Pertanto, nel momento in cui sia necessaria la prescrizione di un farmaco, il veterinario deve collegarsi ad un applicativo ed inserire in esso una congrua serie di dati, come codice fiscale, microchip, patologia, uso in deroga, oltre all'usuale nome del farmaco, quantità e posologia.
Nella pratica ciò comporta un impegno di tempo ben superiore alla compilazione manuale. Ai clienti si chiede una certa dose di pazienza. Al termine vi verrà fornito il numero della ricetta ed un PIN di 4 cifre da comunicare al farmacista per ottenere il farmaco.
Ricordo che nella scelta della specialità vige l'obbligo della cosiddetta cascata, che impone l'utilizzo di un farmaco veterinario registrato per la specie e la patologia in questione. Solo in assenza di prodotti ad hoc è possibile prescriverne altri, lasciando quelli ad uso umano come extrema ratio.
E' noto che, a parità di principio attivo, i farmaci veterinari costino assai di più dei corrispettivi umani. E' sperabile che l'industria eviti speculazioni sulla pelle dei nostri amici a quattro zampe, adeguando i prezzi sì da consentire l'adesione alle cure proposte che, specie nei casi cronici, richiedono un notevole investimento, non sempre sopportabile dalle fasce più deboli.